E' tristissimo svegliarsi ed apprendere che non c'è più: l'umanità tutta è stata privata, ancora una volta, di un'immensa ricchezza poiché
Margherita Hack se ne è andata. Forse in cielo, verso le stelle che l'hanno guidata in questi 91 anni e che l'hanno ispirata sino ad essere, col suo genio, modello per tante, tantissime persone. Poiché libera, coraggiosa, semplice e forte: da sola contro tutti, o con tutti verso l'ignoto.
E' bello, però, sapere che nei rari casi in cui una persona riesce, attraverso la vita, a cambiare il corso del pensiero, ad aprire nuovi orizzonti, la svolta messa in atto rimane in eterno: così come quel suo sorriso così intenso e spontaneo da confinare, spesso e volentieri, nella presa in giro che non posso né mai potrò dimenticare.
Ho avuto la fortuna di incontrarla, parlarle ed ascoltarla tante volte negli ultimi anni (
QUI un video) ed una volta, a pranzo con lei e la mia famiglia, ci ha raccontato di come sino a poco prima giocasse ancora a pallavolo nella squadra del suo quartiere. Si: proprio così. Dopotutto, chi deve essere a definire i limiti? Margherita non ne ha avuti. Per questo le dico grazie!
"
Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto".