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mercoledì 4 luglio 2012

L'Orgoglio mio, di tanti, di Paola e Chiara

C'è chi ha paura ad usare la parola orgoglio nei propri confronti: io stesso sono stato recentemente accusato di averla usata in modo improprio per aver detto che sono ORGOGLIOSO DI QUELLO CHE SONO. Ebbene, lo ribadisco: lo sono, eccome. Tre anni fa questa giornata la passai a Madrid per un'avventura che ho vissuto con tutto l'entusiasmo tipico di chi è alle prime armi: il mio primo GayPride e, soprattutto, la mia trasferta madrilena con Paola e Chiara chiamate in Spagna a testimoniare con la loro musica la gioia e la bellezza di quel Festival che è la vita. Se vissuta come dovrebbe esserlo. 

backstage with Paola & Chiara and friends
Ricordo ogni istante di quel focoso weekend ma soprattutto la bellezza della festa che lì, a Madrid, era ed è vissuta proprio come una positività collettiva, un momento bello, unico ed importante nel quale famiglie, nonni, nonne, bambini e bambine sono chiamati a divertirsi in strada in mezzo a chi ama, poco importa se qualcuno del proprio sesso. 

Paola Iezzi performing in Madrid
Questo è quello che ricordo: l'energia che si respirava e la volontà di tutti di far sì che la festa fosse perfetta e vissuta con spontaneità ma, soprattutto, libertà

Chiara Iezzi performing in Madrid
Una dimensione che dovrebbe essere all'ordine del giorno e che per arcani -non proprio- motivi tarda a manifestarsi arrendendosi a quella che, secondo me, è semplicemente stupidità. O ignoranza. Quella sera, in quella circostanza, "Vanity & Pride" è stato l'inno della gioia che si è manifestata. 

Paola & Chiara in Madrid

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