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sabato 30 novembre 2013

L'Iva che vola

Parlare di concerto sarebbe, forse, sminuire l'entità di quello che Iva Zanicchi ha messo ieri in piedi al Teatro dal Verme di Milano. La musica c'era, eccome, e di sopraffina qualità, ma non sono mancate anche e soprattutto le risate, le chiacchere, la consapevolezza di sentirsi in famiglia anche se tra sconosciuti. 


L'Iva nazionale ha concluso con uno speciale concerto l'iniziativa "Una voce per le donne" atta a raccogliere fondi e ad informare la gente circa il sempre più incalzante problema della violenza sulle donne: per una serata, tutti i proventi derivati dalla vendita di "In cerca di te", l'ultimo album della Zanicchi, sono stati devoluti in beneficenza per aiutare associazioni al servizio della donna. 


Iva è un vulcano sul palco anche se lamenta lo scarso tempo che da anni dedica alla musica: per il concerto di ieri, infatti, le prove sono cominciate meno di 24 ore prima. Ma una carriera come quella della Zanicchi non si tradisce per cui sono bastati un microfono, una band di livello inarrivabile ed un pubblico desideroso di emozioni per dar vita allo show: dai classici alle novità, le note sono volate via veloci e sono state sostenute da lunghi applausi e da grasse risate. 


Felicissimo di aver visto un pubblico eterogeneo specie nelle prime file dello storico teatro: tanti giovani incantati dalla musica così come i loro possibili nonni presenti poco più in là. Non è forse questo il segreto di una carriera che dura da più di 50 anni? Non conoscere età, appunto. E, su questo tema, potrebbe intervenire photoshop e la Zanicchi saprebbe sicuramente come farci ridere a suo riguardo.



giovedì 28 novembre 2013

La (ri)nascita di Loretta

Ci sono casi in cui chiamare una persona col proprio nome significa acclamare la leggenda. Loretta Goggi fa parte di questa casistica. Lei stessa fatica a comprendere l'amore di un pubblico sempre più vasto e variegato che da decenni la segue tra tv, musica e teatro: non riesce a darsi una spiegazione, Loretta, del perché nelle platee che l'applaudano ci siano bambini così come anziani o, ancor meglio, intere famiglie che vivono la sua dimensione artista col medesimo entusiasmo. 


Eppure basterebbe pensare anche solo alla più piccola parte del repertorio artistico e culturale della Goggi per accorgersi che venerare un'attrice, una cantante, una ballerina, una presentatrice, un'imitatrice, una doppiatrice non è poi così sbagliato e lontano dalla logica: soprattutto non è così comune. 


Loretta Goggi mantiene oggi come allora l'entusiasmo innato di chi si approccia allo spettacolo con devozione e preparazione: la forza delle sue performances così come quella del potere comunicativo che l'Artista possiede sono caratteristiche emblematiche di un talento legato indissolubilmente al mito. 


Non sorprende, dunque, che Loretta Goggi abbia ad oggi la voglia di rinascere, di sconvolgere nuovamente i piani con le idee legate alla sua voglia di far spettacolo. In grande. "Io nascerò", il titolo del volume autobiografico appena dato alle stampe, racconta proprio come l'Artista Loretta Goggi, ma ancor di più la donna, possa trarre forza dalle proprie fragilità per poter approdare a nuovi livelli, a nuove consapevolezze, a nuove dimensioni nelle quali far prevalere il talento sopra il perbenismo o il vuoto concettuale. 


Attraverso le sofferenze affrontate nel momento in cui ci si ritrova per la prima volta nella vita ad essere sola, la Goggi illumina il suo pubblico con la speranza ed il sorriso da sempre emblemi del suo modus operandi. Una vita, quella di Loretta Goggi, che davvero coincide con lo spettacolo: quello del saper vivere, del saper imparare e trasformarsi in una leggenda.


domenica 24 novembre 2013

Arisa, un libro da ascoltare

Come un bambino, così una carriera può seguire lo stesso percorso evolutivo: nasce piccola, piccola e nell'arco di pochi anni può, guardandosi allo specchio, vedersi come un'altra persona. E'passato poco tempo, magari pochissimi anni, ma chi è cresciuto, volente o nolente, si è trasformato, evoluto in qualcosa di più complesso e bello. 


Arisa non è immune a questo percorso e nei 4 anni intercorsi dalla sua prima plateale apparizione pubblica ad oggi ci troviamo di fronte ad una donna, ad una cantante, ad una doppiatrice, ad un'attrice e ad una scrittrice. Di successo. 


"Non ho mai fatto nessuna scuola di recitazione. Non ho mai seguito corsi di canto, di doppiaggio, di scrittura creativa. Non ho mai fatto nulla. E questo contribuisce all'immagine trattenuta e bassa che ho di me: per quello che non ho fatto piuttosto che per quello che ho fatto mi dico di volar bassa, di non pretendere, di non aspirare a chissà che cosa" dichiara con disarmante sincerità Arisa nel corso della presentazione pubblica del suo nuovo libro, "Tu eri tutto per me". 


Un libro che, per chi conosce Arisa e la sua produzione artistico-musicale, non si discosta poi così tanto dalle sensazioni evocate e sperate nei testi già cantati con successo dalla stessa: l'amore disilluso, l'amore sognato, l'amore atteso ed ingannato. Il vivere a metà tra una speranza e la paura della sua realizzazione, il preferire l'umiliazione dell'autoconvincimento alla verità di un sogno crollato: il tutto attraverso il rapporto narrato di una coppia il cui componente maschile non ha un nome. Rappresenta semplicemente uno stereotipo. 


Arisa dimostra di non aver paura della verità: quella di essere e scrivere se stessa attraverso scelte ideologiche e sentimentali in perfetta adesione emotiva col suo sentire e il suo non voler "giocare facile". Come il bambino che si sviluppa di cui sopra, anche Arisa vuole crescere e lo fa coinvolgendoci nel suo meraviglioso processo di vita. Di scrittura. Di musica. Di voce.


venerdì 22 novembre 2013

Blue: effetto speciale incorporato

Come tornare teenager per una sera? Andando ad un concerto di una boy band. Potendo scegliere, tuttavia, ho optato per La boy band: i Blue. Duncan James, Simon Webbe, Lee Ryan ed Anthony Costa sono approdati ieri sera con il loro "Roulette Tour" all'Alcatraz di Milano: mia eccitazione a parte in vista delle voci maschili tra le più belle che abbia mai ascoltato in vita, è stata una bellissima sorpresa trovarsi nel mezzo di una folla esplosiva che ha riempito ogni millimetro dello spazio a disposizione. 

"The Roulette Tour" live in Milan, Alcatraz
Tante ragazze mie coetanee così come nuove generazioni, eravamo in tantissimi ieri sera ad applaudire il ritorno dei Blue: e in oltre un'ora e mezza di spettacolo c'è stato davvero tanto, tantissimo da adulare. A livello canoro, i 4 ragazzi sono vicini al mio ideale di perfezione: la preparazione tecnica è impeccabile, le 4 voci sono così diverse tra loro da creare, unendosi, un effetto totalmente unico ed inarrivabile condito dagli acuti di un Lee Ryan che, più passa il tempo, più diventa potente. 


Le hit di ieri e di oggi sono state mixate in una perfetta armonia che ha legato evergreen quali "One love", "Sorry seems to be the hardest word" e "Bubblin'" ai singoli estratti dall'ultimo album di inediti, "Roulette", come "Hurt lovers" e "Break my heart": applausi scroscianti ed urla incessanti hanno dunque accompagnato ogni secondo della scaletta proposta. 

"The Roulette Tour" live in Milan, Alcatraz
"The Roulette Tour" live in Milan, Alcatraz
Impossibile non menzionare, però, un altro elemento fondamentale della serata e della band stessa: la bellezza -in taluni casi perfezione- dei suoi componenti. Mi spiace abbassare il tono dell'articolo ma non posso non menzionare le grida di un fan dirette a Duncan James che recitavano più o meno a questo modo "Duncan spaccami le ovaie". 

"The Roulette Tour" live in Milan, Alcatraz
Vi dovrei, ora, domandare scusa per il commento ma, come cantano i Blue stessi, talvolta "sorry" sembra essere la parola più difficile da pronunciare.

Lee Ryan
Duncan James
Duncan James & Simon Webbe
Duncan James
Lee Ryan
Duncan James & Simon Webbe
Simon Webbe
Anthony Costa

martedì 19 novembre 2013

Ritorna Raffaella ed è subito Fiesta!

Raffaella Carrà è leggenda: fa parte della nostra storia ed è inscindibilmente legata al nostro futuro. Ha inventato tutto, ha fatto tutto, e molto ancora ha da fare, da creare: perché Raffaella Carrà si nasce per stupire. Rieccola, dunque, comparire nei negozi di dischi più sorridente e bionda che mai proprio accanto ai nuovi prodotti discografici di Lady Gaga e Katy Perry


Superstar che non erano ancora nate quando già la Carrà aveva rivoluzionato il mondo elevando il concetto di pop a status symbol equivalente a divertimento, libertà, amore. Lucida pazzia. Dalla copertina di "Replay - The album", Raffaella sembra proprio sorridere alle giovani colleghe sussurrando loro, con una contagiosa risata, "Fate spazio: son tornata", senza alcun timore reverenziale, ideologico, anagrafico; perché, diciamocelo, non ci sono video, look e stravaganze degne di nota che non abbiano attributi riconducibili alla storia-Carrà. Raffaella si dimostra come sempre al passo coi tempi: in un'epoca in cui non esistono più le sigle tv una volta fiore all'occhiello della discografia, la Nostra sforna un album in inglese, italiano e spagnolo non tralasciando nessuna delle contaminazioni musicali vissute negli anni e nella più recente e fortunata esperienza televisiva di "The Voice". 


"Replay", il singolo apripista, ben racchiude il concetto del disco: spensieratezza, un invito a ballare e godere della vita perdendosi nei frastuoni e nei postumi di un party. L'eccellenza la si raggiunge con "Hold me" e "Fun fun fun", dance tracks fresche, attuali e altamente ben prodotte: non è difficile immaginare i dancefloor pieni di giovani ballare la nuova musica di Raffaella Carrà se questi sono i risultati. 


"Toy boy" è forse la perla dell'album e sicuro tormentone mentre "Il grande boom" ben racconta la storia del nostro Paese attraverso la letteratura, la politica, la cultura italiane. E attraverso citazioni della stessa Raffaella che dice di voler vedere "L'amore in Italia da Trieste in giù": giusto per ricordarci come persino certe speranze, o modi di dire, abbiano origine da lei stessa. 



lunedì 11 novembre 2013

Patty, regina venuta dalLa Luna

Ci sono artisti considerati grandi per la quantità e qualità di effetti speciali che riescono a legare alle loro esibizioni, ai loro concerti. Poi ci sono, e parliamo del famoso ago nel pagliaio, casi nei quali l'effetto speciale risiede direttamente nella persona: indubbiamente Patty Pravo fa parte di questa categoria in fase di estinzione. 

Patty Pravo @ SulLa Luna Tour
Lo dimostra dai suoi esordi e continua a farlo ora che, dopo una carriera irripetibile che dura da quasi 50 anni, Nicoletta Strambelli può permettersi di esibirsi tra club, teatri, arene con un'unica, invariata caratteristica: un pubblico eterogeneo che raccoglie generazioni di ogni tipo e che all'unisono canta i brani di una vita. Quella della Pravo, la nostra. Il "SulLa Luna Tour" è sbarcato ieri sera a Brescia, nella cornice del LattePiùLive, per uno speciale concerto dedicato ad Emergency, associazione con la quale Patty Pravo sta collaborando al fine di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza: musica ed arte, dunque, assumono una connotazione ancor più profonda e positiva del valore che già intrinsecamente possiedono. 

Patty Pravo @ SulLa Luna Tour
Patty stupisce: e lo fa con tutta la naturalezza di cui solo lei è capace. Il concerto scorre via veloce nel corso di quasi due ore nelle quali i successi di oggi si legano a perle del passato che suonano, però, così attuali da testimoniare nuovamente la capacità dell'Artista di essere sempre stata in grado si vedere avanti, a dispetto delle convenzioni e delle aspettative. 


Il pubblico applaude, gode della storia che si sta svolgendo davanti ai propri occhi: nella musica suonata e cantata da Patty Pravo si perde la concezione del tempo, ci si ritrova in una dimensione in cui vige ed impera la verità. Dell'essere se stessi, del sapersi divertire, del sentirsi fortunati per via di ogni "pensiero stupendo" che le note suggeriscono. 

Patty Pravo @ SulLa Luna Tour
Così, Patty Pravo, è nuovamente regina di un impero chiamato emozione: una regina così tremendamente umana eppure speciale da essere, forse, arrivata direttamente dalla luna. Come Vasco suggerisce.

Patty Pravo @ SulLa Luna Tour
Patty Pravo @ SulLa Luna Tour
Patty Pravo @ SulLa Luna Tour

venerdì 8 novembre 2013

Una borsa per la vita

Può una borsa far rima con vita? O, per lo meno, con una maggiore qualità della stessa? Si, e lo dimostra la bellissima iniziativa intrapresa da Donatella Lucchi Milano che, coinvolgendo diversi artisti del panorama musicale, culturale, sportivo e letterario italiani ha dato il via ad un'asta benefica atta a raccogliere fondi per Dynamo Camp

Paola Iezzi e Filippa Lagerback
Presentato a Palazzo Marino di Milano, il progetto si delinea attraverso una serie di borse personalizzate dai vari VIP che hanno aderito all'idea e messe oggi all'asta: da Paola Iezzi a Filippa Lagerback, da Alvin a Radio Deejay, da Carmen Consoli a Flavia Pennetta, sono tanti i volti noti dello spettacolo dietro al progetto "Bags for Dynamo". 




Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla Onlus Dynamo Camp, ente organizzatore di camp a costo zero per la terapia ricreativa dei bambini affetti da patologie gravi e croniche. 
Quindi, che aspetti? Corri su ebay e fai la tua offerta: basta cliccare QUI.


Sergio Pappalettera e Patrizia Ferrante
Paola Iezzi e Sergio Pappalettera
Filippa Lagerback
Paola Iezzi e Alvin
Filippa Lagerback
Paola Iezzi

mercoledì 6 novembre 2013

Con Giorgia, e senza paura

Essere senza paura può essere considerata una forza, una virtù: dall'altro lato, tuttavia, può significare semplicemente libertà. Di pensiero, ma soprattutto d'essere: una persona, una donna, una madre, un'anima pensante. Un individuo, tra tanti, che sceglie di conoscersi e di agire aderendo alle vibrazioni che l'anima, il cuore, dettano. 

Giorgia @ Radio Italia Solo Musica Italiana
Per me Giorgia è questa: verità. La sua bellezza non risiede soltanto nella voce, quella Voce, ma anche e soprattutto nella sua capacità di saper comunicare "senza paura", appunto, senza barriere atte a diminuire il peso emozionale di ogni singolo gesto o pensiero. 


Giorgia ti guarda e non si sofferma ai tuoi occhi: ti entra dentro. Se ti stringe le mani, se ti abbraccia, lo fa per sentirti, per condividere l'importanza e l'unicità di un momento. Se ti sorride, ti permette di vedere la serenità, la semplicità di un'anima che ha viaggiato, viaggia, consapevole di sé ma mai disposta a fermarsi come avesse raggiunto il traguardo. Ogni volta è una partenza: per questo è necessario amare ed amarsi, conoscersi e cantare il proprio sentire senza timore di andare oltre quel che erroneamente ci si impone. Sbagliando. 

Giorgia @ Radio Italia Solo Musica Italiana
Il nuovo album di Giorgia, "Senza paura", è la libertà di sognare, di raccontarsi, di crescere attraverso un'analisi mai finita di sé e dell'universo che gravita attorno. C'è la potenza dell'entusiasmo per la vita in questo disco, c'è una voce che finalmente canta senza attenersi a schemi preconfezionati, che suona l'amore per i sentimenti così come i dubbi e le domande ad essi legati. 

Giorgia @ Radio Italia Solo Musica Italiana
C'è una Giorgia, qui, cresciuta fino ad insegnarci la sua lezione di vita, la sua prova di umiltà più concreta: quella che solo e soltanto accettandoci e vivendoci possiamo essere grandi. La nostra voce può sentirsi se libera dalla paura: quella di Giorgia lo è.