E'stata sicuramente una delle più interessanti ed entusiasmanti settimane della mia vita: non tanto perché non avendo avuto il tempo di fare colazione, pranzo e cena per 5 giorni mi ritrovo, ora, ad essere la sosia di Kate Moss dei tempi d'oro, quanto per la miriade di ispirazioni, idee, visioni ed emozioni dalla quale son stato travolto.
Roberto Cavalli fashion show
Ho accompagnato, innanzi tutto, le persone che più amo ed ammiro ad alcune sfilate (Frankie Morello, Imperfect, Roberto Cavalli, Daniele Carlotta e Krizia) potendo, così, amplificare l'emozione del momento con la bellezza del condividere un vissuto importante con chi rispetti: ho potuto apprendere, imparare, capire molto più da questi 5 giorni che da anni interi.
Semplicemente mi sono lasciato trasportare dall'istante non rinunciando a nulla se non alla pigrizia: osservare con sguardo critico ed elaborare idee su quello che si vive è un esercizio cui dovremmo essere richiamati quotidianamente, discutendone con chi pensiamo possa comprenderci e, quindi, ampliare la nostra visione delle cose con costruttive critiche o lampi di genio.
Amanda Lear at Roberto Cavalli fashion show
Ellie Goulding at Roberto Cavalli fashion show
Mi è piaciuto molto il tono di questa fashion week -e, sia chiaro, non stiamo parlando di un evento di importanza vitale o necessario ad un cambiamento del mondo-: c'è stata tanta voglia di fare, di osare, sempre e soltanto, però, attenendosi al buon gusto senza cadere nella mediocrità.
Lapo Elkann and Franca Sozzani at Vogue Talents
Krizia fashion show
Ilaria D'Amico at Versace fashion show
Son sempre più allergico al vuoto esistenziale: questa è la certezza che, più di ogni altra, si è fatta strada in me in questi giorni. Tra sorrisi, provocazioni ed incontri, vi lascio in foto e video i miei appunti visivi su quanto appena vissuto. In ultimo ma non per ultimo, Amanda Lear e Paola Iezzi sono state, per me, le punte di diamante di tutta questa favolosa bellezza.
Krizia fashion show
Roberto Cavalli fashion show
Roberto Cavalli fashion show
Roberto Cavalli fashion show
Paola Iezzi at Maria Grazia Severi showroom
Syria at Krizia fashion show
Mietta at Krizia fashion show
Franca Sozzani at Emporio Armani fashion show
Ilaria D'Amico at Versace fashion show
Elisabetta Gregoraci at Maria Grazia Severi showroom
Maria Grazia Cucinotta at Maria Grazia Severi showroom
Elisabetta Gregoraci at Maria Grazia Severi showroom
Paola Iezzi and Maria Grazia Cucinotta at Maria Grazia Severi showroom
Amanda Lear at Daniele Carlotta anticipation for a/w collection
Amanda Lear at Daniele Carlotta anticipation for a/w collection
Il teatro era colmo, strapieno e, per quanto imponente, non è stato abbastanza per contenere l'entusiasmo ed il calore del pubblico accorso ad applaudire i 40 anni di Loredana Bertè sul palco. Il Teatro Nazionale di Milano è stato testimone di un evento importante, storico: è stato il terreno in cui l'arte è rinata dalle proprie ceneri prendendo un ampio respiro atto a gridare con più forza ed energia la necessità di essere e cantare.
Quest'arte si chiama Loredana e da quarant'anni, signori e signori, segna la nostra storia graffiando l'anima con note potenti, parole disperate, sensazioni inarrivabili di sogni disillusi e denunce sociali che tutti tacciono. Tranne lei. La Bertè ha dimostrato con emozione l'importanza del suo sentire scandendo a colpi di capolavori musicali oltre due ore in cui tutto è stato perfetto, esattamente come ce lo si aspettava.
E i detrattori, coloro ai quali piace l'idea di una critica come se togliendo all'Arte si appropriassero di un qualche valore, sono rimasti senza parole, a bocca asciutta: Loredana ha ben chiarito e delineato il concetto di professionismo artistico.
Un'artista, la Bertè, che non ha bisogno di effetti speciali: per stupire le basta cantare quello che sente e come lo sente, la sua visione del mondo senza freni o falsi pudori. Una vita spericolata messa in musica, una vita i cui dolori hanno trovato cura soltanto nelle note, una vita segnata dalla mancanza di freni emotivi: la musica di Loredana è vera, è sincera. Per questo resiste ed esiste da oltre 40 anni: in caso contrario, si sa, si sarebbe dissolta come una nuvola.
Talvolta è possibile scindere l'artista dalla propria arte: esiste la persona ed esiste il personaggio nel momento in cui mette in atto la propria creatività. Per Patty Pravo questo non è vero: non c'è finzione in quel che agisce sul palco così da trasmettere la sensazione palpabile che l'Artista che le platee di mezzo mondo applaudono sia davvero nata arte e fatte di arte.
Patty Pravo è il personaggio che il pubblico ama, è la persona che la gente ammira. Il sold-out alla data romana del suo "SulLa Luna Tour" lo dimostra, questa volta più che mai: un auditorium, quello del Parco della Musica, gremito sino all'ultimo, ricolmo di passione, di sete di emozioni -quelle vere-, di sogni messi in musica.
Tante le generazioni a confronto sotto al palco di Patty Pravo che guarda con amore il proprio pubblico donandosi senza riserve attraverso il racconto di se stessa che assume le note dei suoi successi. Senza tempo, futuristici: fatti per chi ha voce per vedere ed occhi per sentire.