Alla fine ce l'ha fatta: dopo una gestazione di alcuni mesi, innumerevoli ore di audizioni, battaglie e sfide a colpi di ugole, "The Voice of Italy" ha partorito la sua prima Voce attraverso i tripudi che la gente le ha riservato. E' Elhaida Dani la vincitrice di questa prima edizione dello show.
Nonostante l'inedito da lei presentato "When love calls your name" sia stato a mio avviso il più debole dei quattro finalisti, Elhaida ha vinto grazie ad una Voce in grado di interpretare differenti strade, di sapersi confrontare con più stili uscendone sempre e sorprendentemente a testa alta e soprattutto con le standing ovation da parte del pubblico in sala.
E' stata soltanto dopo una sua performance che la gente ha iniziato a gridare "Ancora, ancora!" a sottolineare il carattere emozionale e nello stesso tempo struggente delle sue corde vocali. Elhaida Dani ha realizzato un piccolo miracolo ieri sera quando, insieme al suo coach Riccardo Cocciante, si è esibita sulle note di "Margherita" regalandoci un momento di vera poesia.
Già abituata a vincere, c'è da dirlo, Elhaida Dani da anni ha lasciato il segno nella sua Albania vincendo un altro talent di prestigio e presenziando ad innumerevoli eventi di spessore: è ora la volta dell'Italia. Mi domando cosa le riserverà il futuro temendo per la scarsità di idee che l'Italia discografica presenta: quando, mesi fa, vidi Elhaida per la prima volta alle blind auditions immaginai subito che sarebbe arrivata in finale, così come per Timothy Cavicchini (secondo classificato), probabilmente grazie alla spontaneità dell'esibizione rock, alla natura selvaggia e sentita del pezzo presentato.
Con quella voce, Elhaida, puoi fare tutto: l'importante è che ora usi pure il cervello per dire "no" ad eventuali patetiche, scontate canzonette atte ad evidenziare un acuto piuttosto che il cuore o il talento stesso. Tanti in bocca al lupo per la nuova Voce d'Italia... di sicuro in buone mani avendo come maestro Cocciante e i suoi musical.